I frutti selvatici velenosi
Dopo le foto di alcune bacche commestibili ecco un piccolo album di alcune bacche velenose, tra le quali ce ne sono di mortali tipo la belladonna (Atropa belladonna L.) che deve il suo nome scientifico a una delle tre Moire della mitologia greca, le Parche per i romani, Cloto, Lachesi e appunto Atropo,che tessevano il filo della vita degli umani e Atropo era quella che lo tagliava ponendone la fine. L’epiteto belladonna invece, siccome contiene atropina, un vaso dilatatore, le donne del XVII e XVIII secolo, soprattutto le veneziane, la usavano in piccole dosi per arrossare il viso e come collirio per dilatare le pupille e quindi abbellire gli occhi. Oggi viene usata anche dagli oculisti e per le malattie cardiache. Altra pianta mortale è il tasso (Taxus baccata L.), detto albero della morte, tutta la pianta è velenosa foglie, rametti e semi, il solo arillo rosso è commestibile, ma siccome ricopre i semi bisogna stare attenti a non masticarli. Comunque ribadisco se non si è sicuri di riconoscere i frutti delle piante e degli alberi è bene, anzi è d’obbligo, astenersi nel consumarli.