Raccolta funghi nel Lazio: le regole in vigore nel 2024

Raccolta funghi nel Lazio: le regole in vigore nel 2024

23 Gennaio 2023 di A.M.E.R.

Principali regole

NB: Dal 2020 non esiste più il tesserino, ma è necessario sempre frequentare il corso di formazione micologica: l’AMER – Associazione Micologica Ecologica Romana organizza ogni mese diversi corsi per l’abilitazione alla raccolta nel Lazio, anche online: puoi iscriverti qui.

Prima della raccolta  

A partire dal 2020 sono entrate in vigore nuove regole per la raccolta funghi nella regione Lazio. La Legge Regionale 1 del 27/02/2020 – art. 9 ha infatti eliminato il tesserino di autorizzazione alla raccolta funghi, di fatto sostituendolo con l’attestato di frequenza al corso di formazione micologica, che andrà quindi esibito in caso di controlli.

Cosa è cambiato? Di fatto sono stati eliminati i costi dovuti per l’emissione e il rinnovo del tesserino (ma non la tassa annuale per la raccolta).

Quindi, prima di andare a raccogliere funghi occorre:

  1. Aver frequentato un corso di formazione micologica (come quelli tenuti dai nostri micologi) riconosciuto dalla Regione Lazio;
  2. Pagare la tassa regionale annuale di € 25,00 (€ 40 non residenti nel Lazio).

Il pagamento del contributo annuale può essere effettuato secondo le seguenti modalità riportando nella causale “L.R. n. 32/98-raccolta funghi anno…”:

  • attraverso la piattaforma PagaOnline all’indirizzo  https://pagaonline.regione.lazio.it/
  • bollettino postale c/c n. 63101000 in favore della Regione Lazio – Servizio Tesoreria;
  • bonifico bancario al seguente IBAN: IT 75 C07601 03200 000063101000. 

    NB: il versamento non è dovuto per le persone di età superiore ai 65 anni ed è valido un anno decorrente dalla data del versamento.

Per andare a funghi nel Lazio occorre quindi avere sempre con sé:

  1.   l’attestato di frequenza del corso di formazione micologica (o il vecchio tesserino che funge da attestato);
  2.   la ricevuta del versamento della tassa regionale (se dovuta);
  3.   un documento di identità valido (carta di identità, patente, ecc.).

Durante la raccolta, poi, bisogna attenersi alle ulteriori regole per la tutela dell’ambiente e della nostra salute:

  Limiti temporali: la raccolta funghi è consentita nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica (i giorni sono stabiliti ogni anno dalla Determinazione della Regione). La raccolta è vietata durante le ore notturne, da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima della levata del sole (art. 9 l.r. Lazio 32/1998).

  Limiti quantitativi: la raccolta giornaliera procapite di funghi epigei spontanei commestibili è determinata complessivamente in tre chilogrammi, salvo che il raccolto sia costituito da un unico esemplare o da un solo cespo di funghi concresciuti (art. 3, l.r. Lazio 32/1998).

  Limiti dimensionali: al fine di impedire la raccolta di esemplari fungini immaturi o troppo piccoli sono stabilite le seguenti dimensioni minime del diametro del carpoforo:
a) Amanita caesarea (ovolo buono) cm. 4;
b) Boletus edulis e relativo gruppo (porcino) cm. 4;
c) Clitocybe geotropa (agarico geotropo) cm. 4;
d) Macrolepiota procera e simili (mazza di tamburo) cm. 5;
e) Agaricus campestris (prataiolo) cm. 4;
f) Russula virescens (verdone) cm. 4.
Per tutte le altre specie la dimensione minima è determinata in cm. 3 (salvo deroghe art. 3bis).

  ATTENZIONE: Raccogliere i funghi quando sono sotto queste dimensioni non solo danneggia l’ambiente e la riproduzione dei miceti (non hanno ancora rilasciato le spore), ma può portare a confondere le specie commestibili con specie velenose anche mortali!  

In generale, bisognerebbe raccogliere solo le specie che si conoscono, ed è vietato danneggiare gli esemplari che non si raccolgono, anche se velenosi.

Infatti, come prevede la legge regionale (art. 9), nella raccolta dei funghi epigei spontanei e degli altri prodotti del sottobosco è vietato l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possano danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione. È poi vietato calpestare, danneggiare e distruggere la flora fungina anche delle specie non commestibili.

I funghi raccolti devono conservare tutte le caratteristiche morfologiche dello sporoforo atte a consentire la sicura determinazione della specie. È fatto obbligo ai raccoglitori di pulire sommariamente i funghi all’atto della raccolta e di riporli e trasportarli in contenitori rigidi ed aerati atti a consentire la dispersione delle spore ed evitare processi accelerati di marcescenza.

Vi sono infine delle limitazioni per quanto riguarda i luoghi di raccolta  :

Secondo l’art. 10, la raccolta dei funghi epigei spontanei e degli altri prodotti del sottobosco è vietata:
a) nelle riserve naturali integrali regionali;
b) nelle aree ricadenti in parchi e riserve naturali regionali, individuate dai relativi organismi di gestione;
c) nelle aree specificamente interdette dalla Giunta regionale per motivi silvo-colturali ovvero perché ritenute di particolare valore naturalistico o scientifico;
d) nelle aree ricadenti in parchi nazionali e riserve naturali statali, salvo diverse disposizioni dei competenti organismi di gestione.

In presenza di un Parco regionale o nazionale occorre quindi vedere in primis il regolamento del Parco: la raccolta potrebbe essere consentita o vietata solo in alcune zone o in alcuni periodi o limitata ad alcuni soggetti.

La raccolta è altresì vietata nei giardini, nei parchi privati per tutta la loro estensione, e nei terreni di pertinenza degli immobili ad uso abitativo per un raggio di almeno 100 metri, salvo che ai proprietari.

È vietato inoltre raccogliere i funghi e gli altri prodotti del sottobosco nelle aree urbane a verde pubblico e per una fascia di 10 metri dal margine delle strade di viabilità pubblica, nonché nelle aree recuperate da ex discariche e nelle zone industriali.

Dopo la raccolta  

Per la sicurezza di tutti coloro che mangeranno i funghi, dopo la raccolta è fondamentale:

  1.   Ricontrollare personalmente tutti gli esemplari raccolti mentre li puliamo. Non bisogna delegare questa operazione!
  2.   Scartare gli esemplari in cattivo stato di conservazione (vermi…) oppure che si sono rotti e appaiono irriconoscibili!
  3.   Se si hanno dubbi sul ricoscimento e la commestibilità occorre sempre rivolgersi ai micologi delle ASL o di un’Associazione come la nostra: i nostri micologi effettuano la cernita dei funghi tutti i lunedì pomeriggio presso la sede sociale di Roma in via Tuscolana 548.

Per altre informazioni si rimanda al sito ufficiale della Regione Lazio.

La nostra Associazione organizza corsi online con validità legale per raccogliere funghi nel Lazio: PUOI ISCRIVERTI QUI.