LUOGO: Abbadia San Salvatore 832 m. s.l.m.
DATA: 22-23-24 Ottobre 2021
RESPONSABILE: Leonardo Giuliani (micologo)
COLLABORATORE: Fabio De Stefani (micologo)

Specie fungine rinvenute:

Agaricus moelleri Wasser, Agaricus Sylvicola (Vittad.) Lév., Amanita Citrina Pers., Amanita Franchetii (Boud.) Fayod, Amanita Muscaria (L. : Fr.) Lam., Amanita Pantherina (DC. : Fr.) Krombh., Amanita Phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link, Armillaria Cepistipes Velen., Armillaria Mellea (Vahl : Fr.) P. Kumm. , Bisporella citrina (Batsch) Korf & S.E. Carp. , Bovista plumbea Pers. , Clitocybe Nebularis (Batsch: Fr.) Kummer, Clitocybe Odora (Bull. : Fr.) P. Kumm. ,Chlorophyllum rhacodes (Vittad.) Vellinga,Coprinellus micaceus (Bull. : Fr.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson, Coprinopsis atramentaria (Bull. : Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo, Coprinus comatus (O.F. Müll. : Fr.) Pers.,  Cortinarius calachrous (Pers. : Fr.) Gray, Cortinarius damascenus Fr., Cortinarius elegantissimus  Rob. Henry, Echioderma Asperum (Pers.) Bon, Grifola Frondosa (Dicks. : Fr.) S.F. Gray, Hebeloma sinapizans (Fr.) Sacc., Helvella acetabulum (L. : Fr.) Quél., Hymenopellis Radicata (Relhan : Fr.) R.H. Petersen, Hypholoma fasciculare (Huds. : Fr.) P. Kumm.,  Hypholoma lateritium (Schaeff. : Fr.) P. Kumm., Imlera Badia (Fr. : Fr.) Vizzini,  Inocybe geophylla var. liliacina (Peck) Gillet ,Inocybe rimosa (Bull.) P. Kumm., Lactarius salmonicolor R. Heim & Leclair, Lepiota Cristata (Bolton : Fr.) P. Kumm., Leratiomyces squamosus (Pers. : Fr.) Bridge & Spooner, Lycoperdon perlatum  Pers. : Pers., Neoboletus luridiformis (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini, Macrolepiota Mastoidea (Fr.: Fr.) Sing., Macrolepiota Procera (Scop.: Fr.) Singer, Micromphale brassicolens (Romagnesi) Orton, Mucidula Mucida (Schrad.) Pat., Mycena Pura (Pers.: Fr.) P. Kumm., Mycena Rosea Gramberg, Pholiota gummosa (Lasch : Fr.) Singer, Pluteus Cervinus  (Schaeffer) Kummer, Polyporus arcularius (Batsch) Fr., Russula Chloroides (Krombh.) Bres., Russula Delica Fr., Suillus collinitus (Fr.) Kuntze, Thelephora terrestris Ehrh.

Abbadia San Salvatore (SI) è il paese più antico e popoloso del Monte Amiata.

Il nome del paese deriva dall’antichissima abbazia benedettina fondata nella prima metà dell’VIII secolo. La fondazione del monastero del S.S.mo Salvatore al Monte Amiata fu voluta dal re longobardo Ratchis al quale, secondo la leggenda, apparve il Salvatore sopra alla cima di un abete bianco. Tale apparizione è rappresentata nello stemma del Comune, dove però l’albero di abete è sostituito dal castagno, a simboleggiare quella che è stata per secoli la prima fonte di sostentamento delle comunità locali.

L’uscita micologica si è sviluppata in particolare nelle prime due giornate del week end, il venerdi ed il sabato, fin dalle prime ore del mattino, ed ha visto coinvolti una quarantina di soci AMER APS tra cui il gruppo di aspiranti micologi.

L’obiettivo era quello di raccogliere il maggior numero possibile di specie fungine, commestibili e non commestibili, presenti in questo periodo sul Monte Amiata. Abbiamo attraversato le faggete bellissime ed i castagneti secolari che popolano questa meravigliosa montagna della bassa Toscana immersi in un mare di colori tipici del foliage autunnale. Dai 900 metri di altitudine fino ai 1450 metri abbiamo potuto raccogliere varie specie fungine, esaminate inizialmente in loco soprattutto a scopi didattici e fotografate nel loro habitat naturale.

Nonostante l’ambiente boschivo non presentasse le caratteristiche migliori per una produzione fungina consistente, alla fine sono state comunque ritrovate e determinate una cinquantina di specie come evidenziato in precedenza. A dire il vero ci aspettavamo delle temperature più rigide mentre invece siamo stati tra i 7 ed i 15 gradi, ed abbiamo avuto un pochino di pioggia soltanto il sabato pomeriggio.

Avendo parlato con il titolare dell’Hotel ed altri abitanti di Abbadia possiamo dire con certezza che la pioggia necessaria per la produzione fungina attesa nel mese di settembre in realtà non c’è stata e un poco di pioggia è caduta solo ad Ottobre insieme con qualche giorno di tramontana che di fatto ha rallentato se non addirittura impedito la produzione attesa.

Nel pomeriggio di venerdì e sabato, i micologi Leonardo Giuliani e Fabio De Stefani, hanno illustrato le specie raccolte con delle sessioni didattiche che vista la presenza degli aspiranti micologi ha comportato una profonda analisi delle singole specie ma che hanno riscontrato un notevole interesse anche da parte degli altri soci.

La produzione molto ricca di quest’anno di castagne e marroni ha consentito ai soci una raccolta consistente e di qualità. Più o meno tutti siamo tornati a casa con alcuni chilogrammi dei preziosi frutti. A tal proposito, parlando con alcune persone incontrate nei boschi e che tutti gli anni vengono a raccogliere qui, che sul Monte Amiata ci sono circa 20 varietà diverse di castagne e marroni, molte delle quali di altissimo pregio.

Occorre infine dire che la proposta gastronomica dell’Hotel, con i suoi piatti tipici e dal sapore genuino, penso alla zuppa toscana ed ai pici all’agliata, si è rivelata estremamente piacevole e gradita da tutti i soci.

In generale molto bella la partecipazione emotiva di tutti tra tante risate, condivisioni, ricordi e progetti per il futuro.

Se ci fossero stati i porcini ed i galletti avremmo detto tutti escursione perfetta, in realtà non c’erano ma nessuno se n’è accorto.